martedì 22 gennaio 2008

a Miki

Annusa le parole e ascolta i colori.

Ogni cosa fa rima con con il suo sentire.

E' fantastico.

E mi ricorda

di questo mondo il gusto,

che in questo mondo tutto è giusto.

Perchè la mano sembra proprio fatta apposta per stare nel guanto;

e non si poteva inventare nient'altro di più azzeccato di un' auto

per separare due specchietti.

Sì, quelli che stanno lì come due orecchie attente.

Perchè qualcuno doveva pur ascoltarla la strada.

Lei che ha un sacco di storie da raccontare,

lei che ha seguito le corse di

innumerrevoli viandanti...

Lei sì che la sa lunga.

Sì, certo.. la strada!

E come altro la potevano chiamare se è una strada ?





E' faticoso frequentare i bambini.

avete ragione.

Poi aggiugete:

perchè bisogna mettersi al loro livello.

Abbassarsi, inclinarsi, curvarsi,

farsi piccoli.

Ora avete torto.

Non è questo che stanca.

Piuttosto il fatto di essere obbligati

ad innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti.

Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.

Per non ferirli.

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