sabato 25 ottobre 2008

IL DELIRIO AVANZA... GETTIAMOLO!!!




Che dire...


in questi giorni sono una canturina delusa e piena di vergogna per la geniale trovata del suo sindaco che ha deciso di mettere a disposizione dei cittadini un ufficio e un numero verde per denunciare i clandestini, anche in forma anonima.


Allibisco. Ma mentre la rabbia sale, scopro che non sono sola; che in tutta Italia (e pure all'estero!) c'è chi, stupito e sconcertato quanto me, ha preso a cuore la questione.


Giovanni Cresci è uno di questi e, con il suo permesso, riporto qui la lettera che ha scritto al sindaco Tiziana Sala, con l'invito a tutti di fare altrettanto.




Gentile Tiziana Sala, Sindaco di Cantù,
leggo con stupore e sconcerto su Repubblica dell'iniziativa della giunta del suo comune di mettere a disposizione dei cittadini un ufficio e un numero verde per denunciare eventuali stranieri senza regolare permesso di soggiorno, anche in forma anonima. Ritengo l'iniziativa indegna di un paese civile, e pericolosissima non solo per l'evidente intento razzista e discriminatorio, ma anche per il mantenimento di quella stessa legalità, pace civile e armonia che il suo partito, e sono certo anche lei e la sua giunta, dite di voler riportare in Italia e a Cantù. La delazione anonima rappresenta infatti una degenerazione e una pessima interpretazione del senso civico: e' pericolosa perché mira a dividere, a minare la fiducia reciproca, quando invece l'unione e la solidarietà tra i cittadini e' la base del vivere civile. Mira a scaricare la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni nascondendosi dietro l'anonimato, quando invece l'assunzione di responsabilità personali e' il primo passo verso un progresso vero e duraturo della comunità. Come potrebbe poi sapere un normale cittadino se i vicini stranieri, il passante di colore, la persona dai tratti asiatici che siede accanto a lui ogni domenica sul banco della Chiesa vive in Italia senza permesso di soggiorno? Per quale motivo dovrebbe e potrebbe sostituirsi alle giuste autorità' incaricate di questi compiti? Scatenare un'inutile caccia all'uomo, spesso colpevole solo di essere fuggito dalla sua casa e dai suoi affetti alla ricerca di un futuro migliore in un paese che non lo vuole, e farlo utilizzando strumenti tanto inefficaci quanto dannosi e' tutto il contrario di quel "tentativo di partecipazione" con cui ha definito il progetto nella sua intervista a la Repubblica. Si tratta solo dell'ennesimo tentativo di definire un capro espiatorio, un diverso su cui scaricare le ansie e le paure, possibilmente in forma anonima, per distrarre l'attenzione dai problemi più seri che la politica non sa o non vuole affrontare. Perché se la sicurezza non e' ne' di destra ne' di sinistra, i diritti umani di tutti, e il rispetto per il diverso, la solidarietà e la compassione per i più deboli, quelle devono essere la nostra cultura e il nostro valore. Due infatti sono gli obiettivi culturali principali che una società democratica dovrebbe avere come riferimento: educare alla dimensione della solidarietà e alla responsabilità individuale e collettiva. Entrambi gli obiettivi cozzano quanto mai con l'iniziativa da lei promossa. Spero quindi sinceramente che il provvedimento sia al più presto ritirato, attendendo con curiosità di conoscere il suo punto di vista.
Distinti saluti,
Giovanni Cresci




Sostengo l'iniziativa di giovanni e allo stesso modo l'appassionato lavoro di tanti concittadini che, a partire dell'entrata in vigore dell'ordinanza"antisbandati"(14 dicembre 2007, pensata per limitare l’accesso deglistranieri in città) sta impiegando parecchie energie per contrastare le tendenze razziste della comunità canturina, e che in questi ultimi tempi si sta dunque impegnando per esprimere la propria contrarietà alla delibera in questione. E' assolutamente chiaro quale sia il reale intento del provvedimento, ma c'è chi vorrebbe farci credere che "buttare fuori di casa i migranti irregolari favorisce una opportuna regolarizzazione della loro situazione e li sottrae alla mercè di persone disoneste e pronte ad approfittarne". Di fronte a queste parole mi sento offesa, la mia intelligenza si ribella. Il palese movente xenofobo e razzista vigliaccamente mascherato dall'adesione ai più alti ideali di convivenza civile e vera integrazione. Davvero patetico.In più si sta creando -a Cantù come in tutt'Italia- un clima di paura al fine di ottenere il consenso per un'opera di repressione nei confronti di categorie meno gradite (per usare un eufemismo!), facendo diventare ormai il razzismo a norma di legge. E in questi giorni ne abbiamo avuto un clamoroso esempio con l'approvazione della mozione per le "classi d'inserimento" per gli studenti stranieri; certamente accolta per "garantire loro una migliore integrazione".Come canturina e come insegnante (tra l'altro in una scuola dove il 70 % dei bambini non è di nazionalità italiana) sono veramente sconcertata per tutto ciò che sta accadendo (per non parlare del subbuglio per l'attuale riforma scolastica! ma questo è un altro capitolo..). La situazione va degenerando e temo davvero ci sfuggirà presto di mano. In questi giorni, la mattina, quando entro in classe, penso che prima o poi arriverà qualcuno che, promettendo ai bambini e alle loro famiglie una confortevole vacanza, li caricherà tutti su un treno con destinazione sconosciuta.Ma tanto cos'avrò da preoccuparmi?Sarà indubbiamente per garantire loro aria più sana, maggiormente compatibile con il loro organismo abituato a climi diversi...






La parte più coscenziosa di Cantù si sta mobilitando per evitare che la delibera comunale venga applicata, per sensibilizzare i cittadini, perchè facciano proprio il principio dell'accoglienza nei confronti dei migranti e soprattutto perchè le istituzioni garantiscano loro il diritto alla casa e al lavoro.Per questo, durante questa settimana sono state raccolte le firme per chiedere l'annullamento della delibera e oggi c'è stato un incontro per dire NO AL RAZZISMO. E pure al razzismo anonimo.

Sono tempi duri per chi ha ancora un briciolo di buon senso e di coscienza.
Voi però continuate ad aderire numerosi all'iniziativa di Giovanni. Scrivete, scrivete scrivete, divulgate la notizia, per evitare che questo diventi un vergognoso precedente.


BUONA SETTIMANA A TUTTI!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una volta mi dicesti: "vorrei capire cosa posso dare alla mia terra (la Sicilia) che tanto m'ha dato".
Forse alla Sicilia non puoi dare niente ma puoi dare tanto (te e i tuoi concittadini di Cantù) ad una terra che vuole gridare "SI" all'accoglienza dello straniero.
E che invece si trova governata da una minoranza di ex-immigrati (tra i quali molti Siciliani come me e te) che vogliono difendere una terra non loro da apparenti attacchi estranei.
'notte