mercoledì 10 settembre 2008

a Meggy

Non avevamo fatto i conti con il dolore.

Ci ha colte impreparate.
Impaurite.
Fragili.
Incapaci di dargli un nome
per potergli resistere.

Troppo presto ha disegnato
i confini dei nostri sogni.

Ne conoscevamo il colore.
Il profumo.
L'intricato e dolce groviglio
che sapeva cullarci
nel melanconico peregrinare
in cui amavamo inoltrarci.

Più non so dove essi abitino.

Più non so, se non
il sapore amaro
della tua assenza.

Più non so, se non
l'arcano desiderio
di ritrovare te.

Buon viaggio sorella.



...ritroveremo discorsi curiosità

e quel dolcissimo male ci accarezzerà

ma non avremo parole per dire dov' è ...

("Ascolta l'infinito", F. Mannoia)

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