venerdì 9 gennaio 2009

SCENE DI VITA MILANESE




rideva.
rideva da piegarsi in due, mentre attraversava la piazza davanti la chiesa di s. ambrogio.
noncurante.
irriverentemente fragoroso.
incoscientemente assente.

la gente che solitamente PASSA, TI GUARDA E PROCEDE VELOCE, rallentava inesorabilmente il passo e le teste roteavano incontrollate sotto l'effetto di quella potente calamita.

occhi increduli.
investigatori.
irritati.

come è possibile?
quale la ragione di cotanta insolenza?
quale il mistero di tale leggerezza?
quale il segreto di tanta allegria?

nessuno ha osato "prendere il fardello di tale gioia".
no.
nessuno ha avuto il coraggio di non farsi domande per lasciarsi inaspettatamente travolgere da essa.
nessuno.
eppure crepavamo tutti di invidia
per la sana follia con cui quell'uomo osava camminare nei nostri pensieri.

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