mercoledì 4 giugno 2008

1 Cel. 22



Un giovane monaco fu inviato per alcuni mesi in un monastero delle Fiandre a tessere un importante arazzo insieme ad altri monaci. Un giorno si alzò indignato dal suo scranno.
-Basta! Non posso più andare avanti! Le istruzioni che mi hanno dato sono insensate!- esclamò.
-Stavo lavorando con un filo d'oro e tutto ad un tratto devo annodarlo e tagliarlo senza ragione. Che spreco!-
Un monaco pià anziano che lavorava accanto a lui lo prese per mano e lo condusse in silenzio davanti all'arazzo che pendeva ben teso nel vasto laboratorio.
Il giovane monaco rimase senza fiato.
Non aveva mai visto una tale meraviglia....
Tutto sembra chiaro.
Percezioni improvvise in cui TUTTO SEMBRA CHIARO.
O tutto lo è.
In cui ogni pezzo sembra incastrarsi, ogni filo sembra intrecciarsi, ogni groviglio sembra dipanarsi.
E SI SPALANCA IL CIELO.
E il disegno si svela nel fugace trascorrere di un attimo che ha il sapore dell’eterno.

Vedo.

E nei miei occhi c’è lo stesso stupore e lo stesso timore di un bambino.

Vedo… o credo di vedere?

1 commento:

tangalor ha detto...

Si si è meraviglioso quando tutto sembra incastrarsi a meraviglia e quando i conti tornano. Ma quando i conti non tornano più ci vorrebbe un bravo ragioniere a portata di mano. Quando i pezzi non si incastrano, a volte non basta una sega e una lima per farli andare bene insieme!